2 settembre 2016 – Trentino
Tassullo materiali. Altri due ricorsi contro il fallimento
Altri due ricorsi contro le sentenza di fallimento di Tassullo Materiali. Se lunedì scorso il reclamo è stato depositato dall’avvocato Patrizia Corona per conto della società colpita dal provvedimento, ora l’iniziativa viene dalla capogruppo Tassullo spa e dal suo ex presidente Friedrich Pattis.
Entrambe le memorie, in sostanza, contestano la necessità del fallimento sollecitato dal commissario giudiziale Alberto Bombardelli -ora nominato curatore fallimentare- argomentando come i bilanci del gruppo, messi in crisi da un indebitamento di 53 milioni ed un conseguente passivo di 23 milioni, potessero essere riportati in equilibrio con la procedura concordataria grazie alla realizzazione e vendita, già in corso, di celle ipogee destinate sia alla conservazione della frutta, sia alla progettata realizzazione di bacini idrici e data center.
Le opposte tesi saranno esaminate dalla Corte d’appello – il prossimo 15 novembre è fissata l’udienza per il ricorso Corona che vaglierà le argomentazioni di Tassullo spa presentate dallo studio romano del professor Vincenzo Sanasi D’Arpe, cassazionista e docente universitario di diritto commerciale, e quelle presentate per conto di Friedrich Pattis dall’avvocato Fabio Marelli, docente di diritto fallimentare presso l’università di Pavia.
L’importanza del gruppo minerario-edilizio per l’economia della Valle di Non, il numero di persone che (per ora) occupa, la lunga vicenda della sua crisi, spiegano la complessa battaglia che si sta svolgendo per evitare che il suo patrimonio industriale venga disperso e svenduto all’ asta.
L’emergenza, in questi giorni, si concentra sui 75 dipendenti i cui posti di lavoro, tutti a rischio, saranno interessati al taglio di almeno una ventina di unità. E’ quanto ha annunciato mercoledì mattina ai sindacati Stefano Zotta, coadiutore del curatore fallimentare Bombardelli, il quale pur senza quantificare l’entità degli esuberi, ha fatto capire che la riduzione degli organici, che riguarderà soprattutto gli impiegati, è urgente ed indispensabile a causa del crollo registrato negli ultimi mesi delle vendite dello stabilimento di Tassullo.
«Comprendiamo l’urgenza dei curatori» avverte Fabrizio Bignotti, segretario Filca Cisl «ma un licenziamento è cosa seria e, in questi tempi, drammatica. Discuteremo a fondo, come dispone la legge, delle esigenze tecniche e produttive dell’ impresa, dell’anzianità aziendale di ciascun lavoratore e dei suoi carichi familiari. Sono decisioni gravi, non debbono essere dominate dalla fretta».
Sul medesimo registro Gianni Tomasi segretario Uil Feneal: «La situazione aziendale è delicata, ma ogni decisione va presa nel rispetto delle regole e, soprattutto, dell’equità. Attendiamo il piano dei curatori fallimentari, poi discuteremo».
Scarica il pdf: Tassullo ART 2(9)16
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