21 aprile 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
«Tassullo, no allo spezzatino»
I sindacati: «Non doveva fallire, ma ora non si torna indietro. Salviamo i posti di lavoro rimasti»
«La Tassullo non doveva fallire e tutti i posti di lavoro andavano salvaguardati. Ora giudizialmente non abbiamo possibili azioni da mettere in campo, quanto perso è irrecuperabile, chiediamo tuttavia con forza anche alla politica trentina che si eviti lo spezzatino, che si eviti ogni possibile speculazione e si decida finalmente di mettere al primo posto la salvaguarda dei posti di lavoro e la continuità aziendale». Cgil, Cisl e Uil dell edilizia con un comunicato unitario esprimon o rammarico per un fallimento che si poteva e si doveva evitare, a giudicare dalla sentenza di revoca del fallimento. Nel frattempo, si sono persi 50 posti di lavoro tra Tassullo Beton e stabilimento di Solferino. Per evitare guai peggiori, i sindacati chiedono che si eviti lo spezzatino e si proceda a vendere insieme i due stabilimenti rimasti, Tassullo e Mollaro, e le grotte ipogee.
«Abbiamo ricevuto rassicurazioni dal commissario fallimentare Alberto Bombardelli che la sentenza comunque fa salvi tutti gli atti compiuti dal curatore compresa la richiesta di cassa integrazione straordinaria, per cui si va avanti con il presupposto di salvaguardare la continuità aziendale e salvare tutti gli attuali posti di lavoro». All’indomani della decisione della Corte di Appello di Trento che ha revocato il fallimento della Tassullo Materiali i segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, mettono l’accento sulla necessità di tutelare al meglio i quaranta lavoratori che da mesi operano in esercizio provvisorio. «La battaglia in Tribunale non ci interessa perché comunque ormai il danno è fatto, la Tassullo che non doveva fallire non esiste più, e con essa tutti i lavoratori che nel frattempo hanno già perso il proprio posto di lavoro – spiegano Maurizio Zabbeni, Fabrizio Bignotti e Matteo Salvetti-. Per noi è importante che la decisione della Corte d’appello non abbia contraccolpi negativi per i lavoratori ancora occupati.Per questa ragione, in vista della prossima asta, auspichiamo che quanto prima le offerte siano congrue e che intercettino le volontà del curatore al fine di portare al termine la cessione dei rami aziendali finalizzati alla continuità. In tal senso, tuttavia, inascoltati anche dalla politica locale, lo spezzatino riproposto non ci convince, e ci sembra ancora funzionale a possibili speculazioni che non tengano in conto dei posti di lavoro in toto. Certamente, senza offerte congrue, tutto è più complicato. Pertanto lanciamo un appello anche all’imprenditoria Trentina, affinché batta un colpo nell’interesse della propria terra ». Anche il consigliere provinciale Rodolfo Borga chiede che si salvaguardi l’occupazione e si eviti lo spezzatino.
Scarica il pdf: Tassullo ART 210417
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