15 giugno 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Tassullo Materiali, un affitto per il salvataggio
La proposta finanziata dalla legge Marcora illustrata ieri
a sindacati e possibili partner. Interesse delle Coop nazionali
Ora che la Tassullo non è più in vendita, Calce, la cooperativa creata dagli ex dipendenti della Tassullo Materiali spa, è pronta a prendere in affitto la società per farla ripartire, affiancandosi, a questo punto scalzandola, la cordata di imprenditori trentini che aveva manifestato un certo interesse per l’acquisizione del polo industriale. Ad oggi, solo il suo presidente Michele Dalpiaz è dipendente dell’azienda nonesa, ma l’obiettivo è coinvolgere i lavoratori per fare un «salvataggio sociale» di una società che solo qualche anno fa contava oltre un centinaio di dipendenti e che oggi ne ha una quarantina a rischio di rimanere a casa.
Ieri c’è stato un incontro con Rsu e segretari di Cgil Cisl e Uil, martedì le componenti sindacali incontreranno i lavoratori per cercare di fare un po’ di luce su una vicenda alquanto complicata, soprattutto da un punto di vista giudiziario.
Dopo che il Tribunale ha sospeso la vendita della Tassullo, accogliendo il reclamo dell’azienda contro la decisione del giudice fallimentare che aveva respinto l’istanza di sospensione della liquidazione, ora si parla di affitto.
Per il Tribunale infatti non si può avanzare la liquidazione fino a quando la Corte di Cassazione non si sarà pronunciata sulla revoca del fallimento. «Abbiamo già preso i primi contatti con il curatore fallimentare Alberto Bombardelli — spiega Dalpiaz — ora che non si possono effettuare le aste per la vendita a pezzi dell’azienda che era stata divisa in tre lotti, e considerato lo stato di incertezza pendente sul fallimento, l’ipotesi di rilevare in affitto la struttura industriale ci pare l’unica strada ragionevole da percorrere, per l’interesse dei creditori e per non disperdere la funzionalità produttiva e quindi il mantenimento dei posti di lavoro». E proprio su questi ultimi due punti si concentrano Dalpiaz e la vicepresidente di Calce, Milena Brun che dice: «Il nostro obiettivo non è la speculazione, ma la difesa e la creazione del lavoro. Il piano industriale di Calce prevede il rilancio dell’attività commerciale e di ricerca, supportati da importanti investimento sugli impianti e sulla produzione».
Un rilancio che dovrebbe essere sostenuto attraverso finanziamenti che spettano alle cooperative. «Ma questi sono discorsi prematuri — taglia corto Dalpiaz — la situazione è talmente fluida che è presto per parlare di liquidità. Fino a qualche tempo fa c’era l’ipotesi della vendita, ora invece dell’affitto».
Di contro, i nodi giudiziari e le perplessità dei lavoratori, che dovrebbero passare da dipendenti a soci, rendono la vicenda Tassullo tutt’altro che fluida.
Tra le perplessità ci sarebbe anche il fatto che la compagine cooperativa sarebbe troppo vicina alla dirigenza che avrebbe portato la Tassullo al Fallimento.
«Non è così — ribatte Dalpiaz — la revoca del fallimento ha fatto luce su alcune infondate critiche alla vecchia gestione di questa complessa crisi aziendale. Certo, gli errori ci sono stati, figli della crisi e di un’innovazione che non sempre ha trovato la giusta collocazione nella realtà».«Quello che va fatto oggi — aggiunge — è integrare l’attività mineraria e i progetti legati all’ipogeo con la produzione di materiali per l’edilizia e il restauro storico-conservativo. Questo mercato è molto difficile e senza una buona tenuta del marketing e del commerciale non saremo mai abbastanza competitivi».
Scarica il pdf: Tassullo ART 150617
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