30 settembre 2016 – Trentino
Il telelavoro incassa un voto positivo anche dai sindacati
Una risorsa, un’opportunità che però ha bisogno di essere usata di più anche in enti parlando del settore pubblico diversi dalla Provincia. Il commento dei sindacati sul telelavoro in Trentino è positivo e da Silvia Bertola (Uil) e Gianpaolo Mastrogiuseppe (Cgil) parte l’invito ad incrementare i posti riservati a questo sistema di lavoro e ad evitare che un’opportunità diventi un privilegio.
«L’aumento dei posti di telelavoro spiega Bertola è stato recente. Sono un paio di anni che la Provincia ha portato a 400 i posti dedicati. Un numero che al momento permette di soddisfare tutte le richieste avanzate dai lavoratori. La quota di chi lavora da casa o dai centri appositamente creati è di poco inferiore al massimo previsto ma al momento a nessun provinciale è state negata questa opportunità». Un’opportunità che ha una serie di conseguenze positivi soprattutto per i pendo-
lari. «Evitano i trasferimenti quotidiani continua Bertola lo stress del traffico e aiutano anche a far diminuire l’inquinamento. Ritengo che sia molto importante l’obbligo del rientro in ufficio una vola alla settimana. In questo modo si evita l’alienazione, si mantiene un contatto costante con i colleghi e si esce di casa. Casa che è comunque per molti un luogo che regala maggior tranquillità per eseguire i compiti assegnati».
Positivo anche il commento di Matrogiuseppe che sottolinea come questa soluzione debba aver sempre più attenzione per il lavoratore e non solo per il datore di lavoro. «Serve a mio avviso spiega un ulteriore sforzo nella fase di selezione dando in qualche modo la priorità a chi ha esigenze famigliari o di condizione fisica. Questa opportunità deve essere alla portata di tutti, naturalmente se il lavoro da svolgere è adatto. È necessario che questa possibilità non si trasformi in un privilegio».
Scarica il pdf: telelavoro-art30916
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