24 gennaio 2022 – l’Adige

Terremoto rifiuti in val di Non. Lavoratori in stato di agitazione. «Prima volta nella storia»

VAL DI NON Per la prima volta nella storia della val di Non, gli addetti alla raccolta dei rifiuti hanno dichiarato lo stato di agitazione, minacciando lo sciopero. Lo annuncia in un comunicato il sindacalista Giuseppe di Chiara, segretario del settore elettrico, gas-acqua e ambiente della Uil, sottolineando che i lavoratori perdono il premio di produzione del 2021.
Non si tratta comunque del solo appunto sottolineato. Nel maggio 2021, si legge nel documento, si è insediata la società Cooperativa Idealservice, cui la Comunità della Valle di Non ha affidato il servizio. La nuova società ha deciso di cambiare i camion per la raccolta, sostituendoli con nuovi mezzi di maggiori dimensioni. «La maggiore capienza all’azienda fa risparmiare dei giri ma ai lavoratori, che operano da anni in Val di Non e conoscono benissimo la morfologia territoriale, ostacolano il lavoro aumentando rischi e pericoli. Le manovre effettuate sono molto più pericolose per via delle strade strette, in forte pendenza, talvolta con molta neve o ghiaccio in rapporto alla grandezza dei mezzi». Con possibilità di “toccare”, o urtare, data la modesta di dimensioni di alcune strade; problema che l’azienda avrebbe affrontato «effettuando dei richiami disciplinari».
Il problema dei mezzi più voluminosi provoca però altri problemi ai lavoratori: «In alcune zone sono costretti a raccogliere i rifiuti trascinando i pesanti bidoni per tutto il percorso invece
che ritirarli sul luogo». Come non bastasse, viene ancora affermato, «la sistemazione dei rifiuti contenuti nei camion deve essere effettuata con una pala. Sì, con una pala. Nel 2022, era della fibra ottica, dello smartworking e delle auto elettriche, i lavoratori di Idealservice devono arrampicarsi sul camion per sistemare manualmente i rifiuti, con i rischi che tutti possono immaginare».
Infine, il danno economico per gli addetti. «Idealservice avrebbe dovuto effettuare la contrattazione aziendale con le organizzazioni sindacali per stabilire il premio di produttività del 2021, che sarebbe dovuto essere erogato nel 2022. Ma l’azienda», viene affermato, «non ha convocato i lavoratori nemmeno nel momento in cui, come Uiltec, è stata sollecitata a farlo». Questo, viene concluso, «ha comportato per i lavoratori la perdita del premio di produttività».
Per tutti questi motivi è stato quindi deciso di aprire, per la prima volta nella storia della raccolta dei rifiuti della valle di Non, lo stato di agitazione, «ricordando all’azienda che ignorare le richieste sindacali è violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori». Se non saranno ascoltati, i lavoratori scenderanno in sciopero.

 

Scarica il pdf: ADIGE rifiuti ART 240122