Il T – 20 dicembre 2023

Terziario: I sindacati: «In 60 mila sotto ricatto»

Terziario, distribuzione organizzata e cooperativa, alberghi, pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale, agenzie di viaggi e aziende termali. Sono cinque milioni i lavoratori del terziario che attendono da cinque anni il rinnovo dei contratti. Una situazione che in Trentino riguarda circa 60 mila addetti.

«Siamo arrivati al paradosso che in alcuni comparti anche in Trentino i lavoratori e le lavoratrici non possono permettersi di mettere nel carrello i beni che vendono», incalzano Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Stefano Picchetti, segretari provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, le tre sigle sindacali che hanno proclamato per venerdì uno sciopero di otto ore su tutto il territorio nazionale.
La giornata di stop è finalizzata «a sollecitare un avanzamento dei negoziati, denunciare lo stallo delle trattative e l’ormai insostenibile situazione in cui versano le lavoratrici e i lavoratori, mentre i settori del terziario e del turismo registrano una ripresa e un aumento dei fatturati».
Accanto al recupero del potere d’acquisto lavoratori e sindacati lottano per non vedere peggiorate le condizioni di lavoro: «Il ricatto delle aziende — insistono — è proprio questo: concessione di maggiore salario solo con meno diritti. Inaccettabile. Le controparti stanno chiedendo indietro diritti che sono stati negoziati in anni di lotte e contrattazione». Gli esempi sono «Confcommercio che vorrebbe tornare indietro sulla quattordicesima e sui permessi retribuiti o il turismo dove si vorrebbero cancellare scatti di anzianità e permessi. Le imprese continuano a pretendere flessibilità estrema e allo stesso tempo non sono disposti a un solo passo avanti verso le richieste dei lavoratori. Poi ci si chiede perché non trovano personale. I lavoratori e le lavoratrici appena possono fuggono».
Venerdì sono quindi in programma manifestazioni interregionali in tutta Italia, il Trentino parteciperà a quella organizzata a Milano.

Scarica il pdf: CORRIERE, IL T terziario 201223