Il T – Venerdì 13 Dicembre 2024

Trasporto pubblico, ai dipendenti 260 euro al mese in più

 

Integrativo

Alla fine è arrivato l’adeguamento del contratto per i circa 1300 lavoratori del trasporto pubblico trentino. Un adeguamento che si tradurrà in concreto in 260 euro al mese in più sulla busta paga degli 800 autisti coinvolti, di macchinisti e capi treno, mentre sarà di poco inferiore (circa 2 euro al giorno) per i 150 impiegati attivi nel settore. Questo in sintesi, il contenuto del contratto integrativo provinciale firmato ieri tra Trentino Trasporti e Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal che porta alle lavoratrici e ai lavoratori un cospicuo incremento per il biennio 2025-2026. Ai 260 euro lordi già menzionati si aggiunge la somma una tantum di 2.500 euro (sempre lordi) per il 2024. L’intesa prevede inoltre il miglioramento economico di diverse indennità per un valore complessivo del rinnovo contrattuale che si attesta a 17,5 milioni di euro.

Soddisfatte le sigle sindacali. «E’ un buon rinnovo contrattuale che tiene conto delle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori per il recupero del potere d’acquisto – sottolineano i segretari provinciali Franco Pinna (Filt), Massimo Mazzurana (Fit), Nicola Petrolli (Uiltrasporti) e Paolo Saltori (Faisa) – Al tavolo contrattuale abbiamo chiesto misure concrete per restituire attrattività al settore. Abbiamo trovato apertura nella controparte e questo accordo è un risultato che va in questa direzione».

L’intesa per essere effettiva dovrà comunque essere sottoposta alla delibera del Consiglio di amministrazione della società. Da precisare, poi che le cifre previste dal contratto non saranno in alcun modo legate alla produttività: «I lavoratori prenderanno quella cifra senza concedere nulla sul fronte produttività, al contrario di quanto inizialmente chiesto all’azienda. Come sindacato, però non potevamo dare nulla da quel punto di vista perché i turni sono già pieni e non si trovano più autisti, quindi su iniziativa nostra e dell’azienda la Provincia ha trovato delle risorse aggiuntive. Verranno premiati maggiormente i viaggianti ma si tratta di un ottimo aumento per tutti i lavoratori», chiarisce Petrolli.

Intanto nei giorni scorsi è stata raggiunta a livello nazionale l’intesa preliminare per il rinnovo del contratto di primo livello. L’accordo, giunto al termine di un confronto serrato e un’imponente mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, prevede a regime un aumento complessivo nel parametro medio di 200 euro in due tranche a marzo 2025 e agosto 2026. La corresponsione dell’una tantum per gli arretrati di 500 euro a febbraio 2025. Previsto un trattamento integrativo pari a 40 euro mensili in caso di definizione di accordi aziendali legati al miglioramento della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro oppure, in assenza di accordo, di 20 euro mensili, convertibili in 2 giornate di permesso retributivo. Tutto questo equivale a circa al 13% di aumento medio del trattamento economico complessivo. Il punto di arrivo raggiunto soddisfa le sigle sindacali, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa, che sottolineano, però, come ci sia ancora «molto da fare in un settore strategico per lo sviluppo della crescita del paese in un’ottica di sostenibilità ambientale».

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