08 settembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Treni, forte adesione allo sciopero
Gli sforzi ci sono, ma non bastano. Questa in sintesi la posizione delle sigle sindacali che ieri hanno dichiarato otto ore di sciopero del personale viaggiante sui treni regionali dalle ore 9 alle 17, per ribadire la richiesta di sicurezza dopo una serie di ripetuti episodi di violenza, in particolar modo nella tratta tra Ala e Rovereto. Episodi ricorrenti in cui i capitreno, solo perchè avevano fatto il loro dovere di chiedere il biglietto a gruppi di stranieri o anche a immigrati isolati, sono stati pesantemente minacciati, insultati, ed in alcune occasioni persino aggrediti sia con pugni e calci che con il lancio di oggetti.
Sostiene Nicola Petrolli, segretario provinciale della Uiltrasporti e servizi: «Siamo molto soddisfatti dell’importante adesione all’azione di lotta. Anche se ieri al commissariato del Governo sono state ventilate proposte attuative per contrastare le minacce alla sicurezza, riteniamo doveroso non abbassare la guardia e, se la situazione non cambia, siamo pronti a ricorrere a una vertenza su tutto il territorio regionale per Trenitalia assieme alla totalità del Trasporto Pubblico Locale. Le aggressioni a bordo di tutti i mezzi pubblici, infatti, sono all’ordine del giorno come spesso denunciato dalla nostra Federazione».
In effetti qualcosa si sta facendo e nella riunione di mercoledì in prefettura a Bolzano si è proprio discusso della sicurezza a bordo dei treni passeggeri sulla direttrice del Brennero e sulle principali tratte laterali della provincia.
Tra le proposte sul tavolo la sensibilizzazione dei servizi di controllo già in atto svolti da Polfer e Polizia di Stato in raccordo con le diverse Polizie municipali e l’attivazione sui treni di guardie giurate incaricate da Trenitalia e Sad. Inoltre si è parlato dei famosi tornelli nelle stazioni.
Ma a fronte di uno sciopero che ha ottenuto l’80 per cento delle adesioni nel turno della mattina e addirittura il 100 per cento nel turno del pomeriggio, l’attenzione dei rappresentanti sindacali resta alta. «A questo punto rimarca Christian Tschigg, segretario regionale Cisl Trasporti con uno sciopero di questa portata, ci aspettiamo a breve un incontro con la politica locale, Trenitalia, le forze dell’ordine, i rappresentanti dei lavoratori, per affrontare e risolvere il problema. Non ci aspettiamo una soluzione immediata, ma un dialogo per avviare un percorso».
Una partecipazione così massiccia non apparteneva neppure alle più rosee previsioni, sintomo questo che l’argomento della sicurezza a bordo dei treni è un tema molto sentito e che il senso di legalità è alto. «Inoltre spiega Tschigg i capitreno sono circa un centinaio in regione e quindi si conoscono tutti: ecco che così scatta anche un senso di solidarietà tra colleghi». Quanto alle guardie giurate, Tschigg è duro: «Così si gioca allo scaricabarile, perché le guardie giurate non hanno autorità, al massimo possono essere testimoni o scoraggiare i violenti». In questi giorni sono arrivati anche i primi dati della Polfer per il Trentino Alto adige e Verona per il periodo da giugno ad agosto, un lavoro impegnativo perché oltre al flusso di turisti la polizia ha fronteggiato il fenomeno dei migranti in transito verso il Nord Europa, con servizi dedicati e controlli specifici ai treni internazionali, e l’attività delle scorte trilaterali, in collaborazione con le polizie tedesca e austriaca. Secondo i dati ufficiali sono state identificate nel corso dei servizi di prevenzione e repressione dei reati ben 10.248 persone di cui 5.045 cittadini stranieri. Sono state arrestate 10 persone di cui 9 stranieri, mentre quelle denunciate a piede libero sono state 149 di cui 119 stranieri. Inoltre sono stati sequestrati circa 1,3 chili di eroina oltre a 250 grammi di sostanze stupefacenti di vario tipo.
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