12 ottobre 2021 – Corriere del Trentino

Troppi incidenti in edilizia, i sindacati si mobilitano: «Va garantita la sicurezza». Cgil, Cisl e Uil chiedono l’istituzione di una figura di presidio

TRENTO L’introduzione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale non è più posticipabile. Soprattutto ora in cui «il settore dell’edilizia è in fermento e molti lavoratori si affacciano per la prima volta a questo mondo». I sindacati confederali del comparto edile (Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) proclamano lo stato di agitazione minacciando di mobilitare i lavoratori qualora non venissero prese misure concrete per aumentare la sicurezza nei cantieri.

I tre segretari generali di categoria si sono riuniti ieri mattina nella sede della Cgil per lanciare un messaggio alle associazioni datoriali, Ance e Artigiani le principali. L’incontro è stato convocato dopo l’incidente mortale sul lavoro (il decimo da inizio anno in Trentino) avvenuto venerdì a Bertoldi di Lavarone all’interno di un cantiere: a perdere la vita Ladislau Balogh, un carpentiere padovano di 61 anni, precipitato dal tetto di una palazzina in costruzione. «Stando ai dati Inail, tra gennaio e agosto si sono verificati 302 infortuni nei cantieri contro i 234 dello stesso periodo del 2020 — ha detto Sandra Ferrari (Fillea Cgil) —. Per noi quel dato è sottorappresentato: ci sono lavoratori che operano con partita Iva, altri che per paura preferiscono non denunciare». Da oggi, così, le tre sigle hanno annunciato l’inizio dello stato di agitazione per ottenere l’inserimento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rlst) nel rinnovo del contratto collettivo provinciale dell’edilizia. Una figura, questa, che viene designata dalle organizzazioni sindacali e ha il compito di presidiare le misure di prevenzione e sicurezza nelle aziende, accedendo ai luoghi di lavoro e, eventualmente, facendo ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure siano inidonee. «Non si tratta di una figura punitiva — hanno tenuto a sottolineare i tre segretari —. Gli Rlst sono figure che girano nei cantieri, valutano i rischi, fanno prevenzione. Sarebbero un supporto fondamentale anche per gli enti ispettivi in grave carenza di organico. L’opposizione dei datori di lavoro è incomprensibile, se realmente tengono alla sicurezza». La figura dell’Rlst appare, inoltre, quasi provvidenziale in questo momento. «Il settore edile sta vivendo un fermento grazie alle agevolazioni statali come il superbonus 110% — ha spiegato Matteo Salvetti (Feneal Uil) —. I lavoratori sono in aumento dell’8% rispetto al 2020, tanti sono stranieri e giovani al loro primo ingresso. Bisogna stare molto attenti perché il rischio infortuni potrebbe aumentare». Secondo i dati dell’Uopsal, nell’ultimo triennio sono stati ispezionati 220 cantieri nel 2018, 209 nel 2019 e 259 nel 2020. «Sono pochissimi, un cantiere dovrebbe essere controllato almeno una volta al mese», ha detto Fabrizio Bignotti (Filca Cisl). Il potenziamento dell’organico dell’Uopsal è una delle proposte che domani saranno al centro della riunione del comitato provinciale per la sicurezza sul lavoro.

 

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