Trentino, Corriere del Trentino – 09 febbraio 2023

Turismo, l’integrativo dopo 20 anni. Arrivano cinquanta euro in busta paga

RIVA DEL GARDA Una giornata storica: lo hanno ripetuto un po’ tutti sul palco di Riva del Garda, dove oggi si conclude la 47esima edizione di «Hospitality-Il salone dell’accoglienza». Lo hanno pronunciato non a caso perché dopo vent’anni e per la prima volta è stato redatto il contratto integrativo provinciale del turismo, siglato proprio nei padiglioni fieristici gardesani. «Ci sono voluti vent’anni ma ci siamo arrivati», ha sottolineato Paolo Bassetti (Filcams Cgil). Con la firma di ieri – ha aggiunto Andrea Grosselli, segretario provinciale della Cgil — «si colma un divario con l’Alto Adige», dove già da almeno quindici anni esiste un contratto di questo tipo.
I capisaldi dell’intesa che riguarda 35.000 addetti, tra stagionali e fissi, che operano nelle strutture ricettive e nei pubblici esercizi della provincia: a partire da gennaio è scattato per loro un aumento in busta paga di 50 euro lordi mensili non assorbibili e potranno godere della copertura sanitaria integrativa. Viene inoltre triplicata la percentuale di versamento per la previdenza complementare, rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale.
Il presidente di Asat (l’Associazione Ristoratori del Trentino), Gianni Battaiola ha insistito su un punto: «In questo contratto c’è una novità importante che riguarda la formazione del personale, le nostre imprese otterranno un compenso (finanziato con i fondi dell’ente bilaterale costituito da imprese e lavoratori; n.d.r.) i e dunque non ci sono più scuse. Bisogna sensibilizzare le imprese perché la qualità che offriamo ai nostri clienti passa anche attraverso la qualità dei nostri lavoratori». L’accordo sulla formazione dei lavoratori prevede un pacchetto di venti ore annuali.
Bassetti ha invece puntato l’accento su un altro aspetto: «Questo contratto censura e contrasta la concorrenza sleale che non solo danneggia lavoratrici e lavoratori ma le stesse imprese. I 50 euro in busta paga per tutti li consideriamo una base di partenza, l’inizio di un nuovo corso delle relazioni sindacali e che costituisca un mezzo per fare sì che la gente venga volentieri a lavorare da noi che questo sia un lavoro cercato e non un ripiego sottopagato».
E Walter Alotti, segretario generale della Uil, da questo punto di vista ha invitato le parti firmatarie a fare pressioni sulla Provincia perché a questo accordo storico si accompagni una politica sugli alloggi che consenta per esempio agli stagionali di trovare casa senza spendere l’occhio della testa. «L’auspicio — ha poi aggiunto riferendosi appunto alla novità di questo contratto che ha pochi eguali nel resto d’Italia (Verbano-Cusio Ossola in Piemonte, Ischia in Campania e appunto quello dell’Alto Adige) — è il rilancio territoriale degli accordi di secondo livello considerato che qui in Trentino abbiamo a che fare con un caro vita che è tra i più alti d’Italia».
Soddisfatti dell’accordo — e tra i firmatari — Marco Fontanari (presidente dei ristoratori e vice di Confcommercio), Fabia Roman (associazione pubblici esercizi), Laura Bolgia (Fiavet, imprese viaggi e turismo) e Mauro Paissan (Confesercenti) che ha aperto un altro, delicato fronte: «Serve una rivoluzione culturale per combattere la denatalità e l’invecchiamento della popolazione». Altrimenti il rischio è di redigere buoni contratti senza però avere le persone che possono goderne.

 

Scarica il pdf: TRENTINO CORRIERE IL T turismo ART 090223