Il T – 26 marzo 2024
Turismo primaverile in positivo. Stagionali, contratti più lunghi
Sarà una primavera frizzante. Almeno, queste sono le sensazioni trasferite dalla piattaforma H-Benchmark, che traccia le prenotazioni nelle strutture ricettive in provincia di Trento in tempo reale. Ad oggi risultano prenotate il 17% di camere in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La Pasqua bassa anticipa l’apertura delle località di lago quando il turismo invernale è ormai agli sgoccioli. E l’arrivo precoce dei turisti si traduce in un allungamento dei contratti dei lavoratori stagionali, che con il calendario 2024 guadagnano un mese in più. Alberghi o ristoranti che hanno bisogno di cuochi, camerieri e altro personale di servizio quest’anno si sono mossi in anticipo. Con l’apertura prevista nel fine settimana in arrivo, hanno già attivato le collaborazioni che poi andranno avanti nei mesi estivi.
Le analisi Unioncamere-Excelsior sui lavoratori previsti in entrata dalle imprese a marzo mostrano un aumento delle richieste di manodopera rispetto al 2023. Ben 4.010 i nuovi contratti messi in conto da chi opera nei servizi di alloggio e ristorazione e turistici, del commercio, dei servizi alle persone e alle imprese, in aumento di 200 unità rispetto a un anno fa.
«Abbiamo un buon segnale dalle prenotazioni primaverili – spiega Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing – Notiamo un aumento delle prenotazioni, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, del 17%. Vanno bene sia nelle località di lago che in città. La primavera è segnata soprattutto da un turismo italiano, ma abbiamo segnali incoraggianti anche dalla Germania». Gianni Battaiola, presidente dell’Associazione albergatori (Asat) e di Trentino Marketing parla di «primavera scoppiettante» almeno sulla carta. «Molte strutture si stanno organizzando e apriranno nel fine settimana. Di conseguenza sul lago le assunzioni stanno partendo prima del solito. Difficile dire di quanti lavoratori avremo bisogno. Sicuramente molte figure si sono allontanate dopo la pandemia. La carenza di manodopera è un problema strutturale, che affrontano tutti i settori. Noi ci stiamo muovendo anche sul fronte degli alloggi, per rendere disponibili foresterie per i nostri addetti», nota Battaiola. L’arrivo in anticipo della «bella stagione» è una buona notizia anche per i lavoratori, che in questo modo vedono ridursi i periodi di fermo dell’attività. «La Pasqua bassa influisce notevolmente sulla domanda del lavoro e questo è positivo – commenta Stefano Picchetti, segretario di Uiltucs Trentino-Alto Adige – Anche se abbiamo riscontrato una tendenza generale a veder allungarsi le stagioni. Sia in Trentino che in Alto Adige». Per Picchetti resta da risolvere il tema della redditività del lavoro: «Visto che si è arrivati a una contrattazione nazionale sul contratto del terziario, ci piacerebbe che si riavviasse anche la contrattazione provinciale». L’avvicinarsi della Pasqua coincide con gli sgoccioli della stagione invernale. Una stagione che lascia ampiamente soddisfatto il settore. «Notiamo un aumento del 3% delle presenze e un aumento dei fatturati del turismo invernale del 10% nel 2024. Sono numeri ancora non definitivi, ma danno l’idea di mesi importanti. Anche perché i segni positivi vengono sopra un anno, il 2023, che già era stato l’anno dei record», conclude Rossini.
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