L’Adige – Venerdì 9 Agosto 2024

Turismo, una tassa di scopo e bond locali

La proposta

Walter Alotti – Segretario generale Uil del Trentino

Concordo col presidente degli albergatori Asat Giovanni Battaiola: il possibile aumento della tassa di soggiorno per i turisti, a cui sta pensando il governo nazionale, non è una cosa buona. E avanzo una proposta, che discende dall’esame dell’assestamento di bilancio 2024 della Provincia, dal quale emerge un rilievo delle spese e degli investimenti pubblici per il turismo e delle agevolazioni per gli operatori del settore.

Esso assume ormai una connotazione politica e finanziaria che sovrasta qualsiasi altro tema locale: dalla casa al welfare, dall’ambiente alla manifattura, persino all’agricoltura, da sempre al centro dell’attenzione della politica trentina. Una “dittatura” economica e politica a cui crediamo sia giunto il tempo di dare un riposizionamento, utilizzando le leve che l’amministrazione provinciale autonoma trentina possiede e che riteniamo sia giusto utilizzare: quella fiscale e quella finanziaria.

La Uil chiede quindi che ci si smarchi dal “pensiero unico” che anche a livello locale impone la riduzione dei costi, delle tasse e delle imposte per le attività imprenditoriali turistiche e ribadisce quanto sia opportuno che alla tassa di soggiorno, che non intacca le casse e le tasche degli operatori del settore, in quanto pagata dai turisti, si accompagni ora, con la ripresa impetuosa e il fenomeno dell’overturism, l’introduzione di una tassa di scopo sul turismo.

Tale tipologia di tassazione garantisce la trasparenza, in quanto rende più evidente ai cittadini il collegamento tra le imposte pagate da quest’ultimi e le spese ed investimenti dedicati al miglioramento dei servizi locali e alla riqualificazione delle infrastrutture presenti sul territorio di appartenenza. Ciò consente inoltre di verificare che il gettito fiscale riscosso sia stato effettivamente destinato ad offrire i servizi e le infrastrutture promesse alla collettività.

La tassa di scopo è quindi uno strumento mirato, in cui è noto lo scopo del prelievo, un mezzo per far compartecipare anche il ricchissimo mondo del turismo alle entrate del bilancio provinciale, in relazione, ad esempio, alla promozione di cui gode.

Oltre alla leva fiscale, vorrei fare un’altra proposta: l’emissione di obbligazioni trentine, magari da parte di Mediocredito, sul modello dei Municipal Bond statunitensi, di Buoni Ordinari Regionali, Provinciali o Comunali. Il vantaggio, sia per l’investitore che per l’emittente, risiede nell’esenzione fiscale sugli interessi percepiti dagli obbligazionisti residenti nel territorio di emissione dei bond. L’obbligazionista, infatti, percepisce una cedola lievemente superiore ai tassi di mercato, mentre l’ente riesce a finanziarsi a costi inferiori, riducendo in tal modo la spesa in conto interessi.

Il combinato disposto dei due strumenti, tassa di scopo ed emissioni bond locali, consentirebbe inoltre la restituzione del debito non sulla fiscalità generale dell’ente emittente, ma connettendola all’aspettativa dei flussi di ricavo garantiti dalle tasse di scopo.

Sono proposte non nuove, già applicate e collaudate in altri territori, ma su cui insistere per interrompere la catena finanziaria che con le imposte di tutti i cittadini (per la stragrande maggioranza versate da lavoratori dipendenti e pensionati), finanzia la promozione turistica, le infrastrutture funiviarie, le agevolazioni fiscali per il settore, compreso il lauto compenso del presidente di Trentino Marketing.

 

Scarica il pdf: ADIGE Alotti 090824