UIL FPL SANITA’: Ennesima debacle della sanità trentina

Cosa deve ancora accadere prima che la direzione generale dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) di Trento si svegli e prenda atto del crollo della qualità del servizio sanitario trentino? L’ultimo scandalo riguarda l’Unità Operativa di Ostetricia/Ginecologia di Cles e Cavalese, dove è stata assunta una cooperativa bolognese per reclutare medici pagati 2000 euro al giorno, una decisione discriminatoria rispetto ai medici strutturati con contratto scaduto dal 2019 e remunerazione inferiore.

Negli ultimi cinque anni, la gestione delle risorse mediche da parte dell’APSS è stata carente, senza progettualità e strategia, portando a una precarietà diffusa nei reparti. I pronto soccorso soffrono di tempi di attesa superiori alla media nazionale, aggravando la pressione sulle strutture. Inoltre, manca un piano per supportare gli ospedali periferici, indispensabili per almeno un altro decennio. Se l’ospedale Santa Chiara continuerà a gestire da solo la crescente domanda di assistenza, il collasso sarà inevitabile. Sindacati e professionisti sanitari esprimono ormai preoccupazione per la sicurezza e il benessere.

La situazione è allarmante anche in chirurgia e ortopedia nelle strutture periferiche, dove le prestazioni sono ben al di sotto degli standard, causando frustrazione tra pazienti e personale. Nonostante la carenza di ortopedici, l’unico provvedimento promesso è l’assegnazione di un medico nei prossimi mesi, insufficiente considerando la stagione sciistica imminente. La situazione nel pronto soccorso è critica, con medici a contratto e mancanza di infermieri, mettendo a rischio la sicurezza del personale.

L’assessorato e la presidenza della Provincia Autonoma di Trento devono riconoscere l’insostenibilità di questa situazione, distanti dai problemi reali e concentrati su questioni accademiche e personali. Questa disattenzione ha deteriorato i servizi, lasciando i cittadini a chiedersi se le priorità siano allineate ai loro bisogni.

È tempo di un cambiamento coraggioso per restituire dignità e qualità alla sanità trentina, garantendo ai cittadini un’assistenza all’altezza delle loro esigenze. Ogni giorno che passa senza intervento mina il diritto alla salute dei cittadini.

Giuseppe Varagone, Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino

Scarica il pdf: Ennesima debacle della sanità trentina