28 ottobre 2021 – Corriere del Trentino

Uil in piazza a Trento e Bolzano «Azzerare gli incidenti mortali». Il tour del sindacato fa tappa sul territorio. «Necessario un piano straordinario»

Nelle piazze con le persone per ridisegnare l’Italia. È la parola d’ordine del Uil Tour, la carovana organizzata dal sindacato che, ieri mattina, ha raggiunto Trento fermandosi alle Albere in piazza delle Donne lavoratrici e, nel pomeriggio, ha fatto tappa a Bolzano in piazza del Tribunale. Un modo con cui l’organizzazione vuole tenere alta l’attenzione sul mondo produttivo, offrendo assistenza e servizi ma, pure, tenendo i riflettori accesi su autentiche emergenze, come gli incidenti sul lavoro.

«Dobbiamo assolutamente porre fine a questa tragedia che ogni anno porta numerose vittime tra i lavoratori» ha sottolineato il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, intervenendo in mattinata a Trento. «Abbiamo chiesto interventi straordinari al governo, alcune risposte stanno arrivando — ha ammesso —, ma dobbiamo tenere alta la guardia perché è una vera e propria strage». Che, purtroppo, interessa anche il Trentino, dove, solo quest’anno, si sono verificati 12 infortuni mortali. «Sono state cambiate le modalità organizzative del comitato provinciale per la sicurezza sul lavoro (oggi in capo al dipartimento del lavoro, ndr ) ma non è stato preso nessun provvedimento», denuncia Walter Alotti, segretario della Uil Trentino. Nel corso della mattinata è stato dedicato anche un focus specifico sugli infortuni, in aumento dopo la ripresa delle attività. «È possibile che il Covid-19 abbia allentato l’attenzione verso i rischi più tradizionali — riflette Graziano Maranelli, esperto in materia e già direttore dell’Uopsal —. Sicuramente la risposta non è solo quella dei controlli. Le imprese hanno bisogno di indirizzi, supporto e informazione». Quella di ieri, però, è stata anche l’occasione per ribadire la necessità di alcune misure fiscali. «La Provincia di Trento — tuona Alotti — torni indietro rispetto all’idea dell’addizionale regionale Irpef ed estenda la fascia di esenzione da 15.000 ad almeno 20.000 euro».

Concetti ribaditi nel pomeriggio a Bolzano, in una piazza che ha ricevuto anche il saluto del sindaco Renzo Caramaschi. «Al centro — dice Toni Serafini, segretario generale della Uil Alto Adige — i principali temi per la società, con la priorità di zero morti sul lavoro (purtroppo 13 quelle già avvenute nel 2021, ndr ) e la necessità di ripensare il Paese a partire dalle opportunità offerte dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza». Inoltre in collegamento da Roma è intervenuta, sulla riforma degli ammortizzatori sociali, Ivana Veronese, segretaria confederale Uil con delega alle politiche del lavoro. Un tema delicatissimo, al pari delle pensioni, su cui è intervenuto Christian Troger. «Nella riforma degli ammortizzatori — riprende Serafini — ci sono segnali positivi parziali che, però, avrebbero necessità di risorse ben più corpose che, anzitutto, dovrebbero essere dirette verso i lavoratori e a sostegno dei pensionati».

 

 

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