l’Adige – 09 dicembre 2023
Uil scuola, lettera aperta all’assessora Gerosa
La Uil scuola esulta: l’assemblea provinciale, infatti, ha riscosso molto successo, con una partecipazione massiccia. Sono stati circa 2.200/2.500 gli iscritti che hanno seguito, anche a distanza, l’appuntamento. Orgoglioso Pietro Di Fiore: «È stata la giornata dell’orgoglio di essere insegnanti. Prima di cambiare la Costituzione, obblighiamoci a rispettare quella vigente: libertà di insegnamento, autonomia professionale e scolastica. Ci siamo rivolti direttamente al nuovo assessore, con una sorta di lettera aperta che le sarà inviata nei prossimi giorni. Insomma, “Caro assessore ti scrivo, e siccome sei ancora lontana più forte ti scriverò. Molto funziona, ma molto ancora qui non va!” citando Lucio Dalla».
Di Fiore spiega che sono molti i punti sul tavolo. «Partirei dal rispetto della Scuola pubblica, che è funzione del Paese e non servizio a chiamata. A legittime esigenze avanzate da studenti e famiglie, non si può rispondere programmando servizi on demand, posticci e di bassa qualità. Poi il precariato: oltre il 25% delle persone che insegnano a scuola hanno un contratto a tempo determinato. Oltre il 25% dei nostri allievi vedono annualmente interrotta la continuità didattica. Occorre una svolta, si rispetti la normativa europea: stabilizziamo tutto il personale con almeno tre anni di servizio, ripensiamo ad un attento periodo di prova e se qualche persona ha sbagliato mestiere le consiglieremo un’altra attività. Ancora: serve un nuovo contratto, unico per tutto il personale della scuola: medesimi diritti personali e familiari, differenziazione per funzioni e mansioni svolte. Tutti i docenti provinciali in Trentino hanno diritto a questo».
Infine Di Fiore sottolinea la tutela e il rispetto dell’autonomia scolastica: «Sia effettivamente ripristinata la figura del Sovrintendente scolastico. Quanto fatto finora è stato solo un timido primo passo. L’autority a tutela dell’autonomia scolastica non può essere figura gerarchicamente subordinata al Dipartimento istruzione. Se non lo si vuol fare, si abroghi una figura che si è dimostrata, per responsabilità della norma approvata, del tutto priva di utilità. La Uil scuola non si fermerà, continueremo a “disturbare” l’assessora».
Scarica il pdf: ADIGE scuola 091223
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