11 agosto 2021 – l’Adige
UIL SCUOLA. «Trasferimenti presidi, limiti di legittimità»
«Rimangono alcune scelte, almeno una è di tutta evidenza, che sono state decisamente “inusuali”, ai limiti della legittimità in quanto apparentemente viziate, in termini di rispetto dei principi dell’imparzialità e del buon andamento dell’azione amministrativa». Elina Massimo e Pietro Di Fiore (nella foto) della Uil Scuola intendono chiedere chiarimenti all’assessore all’istruzione Mirko Bisesti sulla recente delibera della giunta provinciale sulla rotazione dei dirigenti scolastici. Il problema sollevato dalla Uil Scuola riguarda il fatto che ci sarebbero dirigenti -almeno uno -che sono stati spostati dopo tre anni invece che dopo sei anni.
Il sindacato aveva ribadito prima della decisione della giunta come «fosse necessario rispettare le norme di legge e di contratto: spostamenti solo a scadenza di contratto (nessuno in costanza di contratto); dopo 6 anni (due contratti triennali) e sicuramente non oltre i 9 anni di permanenza». La norma consente in effetti alla giunta di spostare un dirigente scolastico anche solo dopo tre anni, ma la prassi vuole che in genere la rotazione non avvenga prima dei 6 anni per consentire al dirigente di impostare il lavoro e consolidarlo in un periodo congruo.
«Nel mese di maggio -scrivono i sindacalisti -si è tenuto l’annuale confronto sui criteri relativi alla rotazione degli incarichi dei dirigenti scolastici (i trasferimenti): criteri che debbono essere concertati tra Amministrazione e i sindacati». La Uil Scuola ha chiesto trasparenza sull’operato dell’amministrazione e la verificabilità sul rispetto dei criteri contrattualmente oggetto di concertazione. «Nessuna delle due richieste -spiega il sindacato -è stata accolta dal dirigente generale. E così Uil Scuola è stata l’unica organizzazione a non firmare la concertazione».
Scarica il pdf: ADIGE scuola 2 ART 110821
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