3 maggio 2018 – Trentino
Un Primo Maggio per la sicurezza
I sindacati a Villazzano: «Prevenzione». Concerto e tornei con i richiedenti asilo
I sindacati chiedono conto alla Provincia dell’utilizzo di quel 5% della spesa sanitaria provinciale che per legge dev’essere investita nella sicurezza sul lavoro, ma anche di come siano stati utilizzati i proventi delle sanzioni erogate in materia di sicurezza sul lavoro che dovrebbero essere investiti in formazione e prevenzione, ma anche per garantire il numero di ispettori previsti per legge. E’ stato questo il tema forte lanciato in un 1° Maggio che dopo dieci anni è tornato ad essere dedicato alla sicurezza sul lavoro, dove a livello nazionale il quadro non è certo rassicurante. “Nel primo trimestre 2018 a livello nazionale, si sono registrati due incrementi allarmanti: un 5,8% in più di denunce di malattie professionali e un incremento dell’11,6% di morti sul lavoro”, ha detto Walter Alotti segretario della Uil dal palco allestito al Centro Sportivo di Villazzano. Interessante anche un raffronto presentato dai sindacati che prendendo in esame un campione di mille lavoratori negli ultimi 21 anni, fa emergere come il Trentino abbia fatto registrare un calo degli infortuni del 44,6% contro il 23% dell’Alto Adige. Un dato che conferma come l’azione preventiva e di informazione sia stata efficace, ma non sia ancora sufficiente: “L’allarme sulla sicurezza non riguarda solo le situazioni limite, ma l’aumento della precarizzazione del lavoro, l’estensione dei sub appalti e il duping contrattuale provocano un pericoloso abbassamento della soglia della sicurezza, così come l’allungamento della vita lavorativa”. Lorenzo Pomini, segretario della Cisl, si è invecesoffermato sul concetto di rappresentatività: “Alle votazioni di marzo un terzo dell’elettorato non ha votato. Il recente voto in Friuli è stato l’espressione del 50% dell’elettorato. Mentre per il rinnovo delle Rsu del pubblico impiego è andato a votare il 90% dei lavoratori e l’80% ha votato i sindacati oggi presenti. Percentuali che dovrebbero far riflettere sulla positività della mediazione attuata dai sindacati, delegittimati da vari leader di partito”. Il segretario della Cgil Franco Ianeselli ha ricordato che il 1° Maggio è la prima grande festa laica internazionale nata per conquistare le 8 ore di lavoro. Oggi in un mondo sempre più interconnesso non c’e un “noi” e un “loro”, ma solo un noi. Abbiamo un modello di sviluppo che non è sostenibile e il passato non è riproponibile. Dobbiamo invertire la tendenza del 4 marzo e per farlo servono nuove utopie come la sicurezza sul lavoro e la sicurezza sociale”. Dopo gli interventi degli esponenti sindacali, la festa è proseguita con i canti del lavoro del Coro Bella Ciao, il pranzo e nel pomeriggio tornei sportivi a cui hanno partecipato anche i richiedenti asilo, giochi per bambini e naturalmente l’immancabile concerto.
Scarica il pdf: 1 maggio ART 030518
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