Variazione di bilancio. Non si amministrano come private le risorse pubbliche Cgil, Cisl Uil oggi in Prima Commissione. “Audizione inutile. Non ci sono contenuti su cui discutere. Da Fugatti e Spinelli scelta irrispettosa del Consiglio provinciale e delle parti sociali. Pronti ad incontrare la Giunta anche il Primo Maggio”
Si è conclusa nel giro di pochi minuti l’audizione dei sindacati in Prima commissione sulla variazione di bilancio. C’era, infatti, ben poco di cui discutere visto che a dieci giorni dall’avvio del confronto in Aula la Giunta provinciale non ha ancora reso note le risorse della manovra né i diversi provvedimenti. In Commissione, inoltre, non era presente nessun esponente dell’Esecutivo né alcun dirigente. “Questa è un’audizione farsa”, hanno detto i segretari generali di Cgil Cisl Uil al termine del brevissimo confronto contestando il metodo adottato dalla Giunta. “Questo modo di fare è profondamente irrispettoso sia dei consiglieri provinciali sia delle parti sociali. Su cosa avremmo dovuto discutere se non ci sono stati resi noti i contenuti?”, hanno incalzato Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti puntando il dito contro un metodo di lavoro che rischia di scambiare pubblico con privato. “Le risorse che la Giunta deve decidere dove destinare con la variazione sono soldi pubblici, frutto delle tasse pagate dai lavoratori e dai pensionati. Non si può pensare di gestirle come fossero risorse private. E’ una questione di trasparenza e responsabilità”.
Cgil Cisl Uil hanno comunque inviato nei giorni scorsi un documento con le loro priorità per la manovra. Anche perché le risorse a disposizione potrebbero aggirarsi tra i 200 e i 250 milioni di euro.
“Se la scelta dell’Esecutivo non è dettata dalla volontà di tenersi le mani libere in vista delle elezioni, ricordiamo al presidente Fugatti che noi siamo disponibili ad un confronto sempre. Anche nella giornata del Primo Maggio, Festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci convochi per presentarci le misure che la Giunta provinciale porterà in aula e si apra un dialogo vero”.
Nel merito Cgil Cisl Uil chiedono una manovra che dia risposte alle famiglie con l’adeguamento strutturale delle misure di welfare provinciale all’inflazione. E visto che sul bonus bollette sono rimasti in cassa circa 18 milioni di euro i sindacati chiedono di destinare quelle risorse a sostegno dei nuclei più in difficoltà a pagare le bollette “con una misura equa ed efficace ancorata all’Icef”.
L’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 25mila euro, il rinnovo dei contratti pubblici, le politiche abitative con una immediata ristrutturazione dei mille alloggi vuoti di Itea e il potenziamento delle risorse del fondo affitti sono le altre priorità individuate da Cgil Cisl Uil per le famiglie.
Dunque il tema delle politiche del lavoro. I sindacati sollecitano misure per ridurre la precarietà del lavoro giovanile, per incentivare l’occupazione femminile, per favorire l’incontro tra domanda e offerta e di rafforzare prevenzione e controlli per la sicurezza sul lavoro.
Cgil Cisl Uil insistono anche su politiche industriali più selettive e indirizzate su sostenibilità e transizione ecologica ed interventi urgenti sull’efficientamento energetico del patrimonio pubblico e privato, per contrastare la siccità sbloccando risorse indispensabili per ammodernare e rendere più efficienti le infrastrutture idriche e ridurre il consumo di acqua.
Infine la sanità per cui servirebbe un piano straordinario per il potenziamento della sanità pubblica che dia risposte in termini di organici, territorialità, accesso alle cure e potenziamento dei servizi socio-sanitari e assistenziali.
Trento, 26 aprile 2023
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