29 ottobre 2016 – Trentino
Via Verdi, il semaforo sotto accusa per le code.
La denuncia degli autisti Uiltrasporti: «Il verde permette il passaggio di due auto. Così gli autobus accumulano sempre ritardo: serve una corsia preferenziale»
Il peggiore ingorgo si è verificato una settimana fa, quando per un incidente in via Rosmini, alle 11 di mattina, il traffico è andato completamente in tilt, bloccandosi fino a davanti alla stazione ed oltre.
Ma se non a questo livello, il traffico nelle ore di punta, nel tratto tra via Torre Vanga, via Prepositura, fino all’incrocio con via Verdi, s’intasa spesso e volentieri.
La conseguenza è che non solo le colonne d’auto aumentano gas di scarico e nervosismo, ma per chi nel traffico ci sta per lavoro, i problemi sono più seri.
La denuncia viene dagli autisti delle Uiltrasporti, Franco Cerbaro, il segretario e Emanuele Gozzer, delegato per il trasporto urbano. In una nota spiegano che la causa di rallentamenti e code, è il semaforo tra via Rosmini e via Verdi.
«Per chi proviene dalla stazione – scrivono – il verde dura nemmeno il tempo di lasciare la frizione ed accelerare per oltrepassare l’incrocio e in pochi secondi il semaforo è già diventato giallo e subito rosso. Ne deriva la conseguenza che passano solo due macchine alla volta; tutto questo in direzione nord-sud, creando una colonna di veicoli fermi ben oltre la stazione ferroviaria: lo avranno ben notato tutti gli automobilisti che transitano in zona dopo mezzogiorno in queste settimane».
È vero che il semaforo, punto di snodo anche tra chi arriva da piazzale Sanseverino e dall’Università, viene azionato spesso per il passaggio dei pedoni, ma dovrebbe anche agevolare il passaggio degli autobus. «La maggior parte delle linee urbane, – continuano gli autisti – 11 su 19, percorre quell’itineraio e, dalle 12 alle 13.30 ci sono tutte le corse speciali che transitano cariche di studenti e, per finire, anche tutte le corse di linea del servizio extraurbano con le speciali di scolari anche quelle, cariche di studenti da portare nelle valli. La conseguenza è che, in quel lasso di tempo, gli autobus accumulano dai 10 ai 20 minuti di ritardo».
Aggiunge Gozzer, che quel tratto lo percorre con regolarità: «In questi giorni sono sull’autobus n. 12 che va a Romagnano, e di media ho un ritardo di 20 – 25 minuti. Il problema è che la gente che attende alle fermate se la prende con l’autista, così come quella a bordo dell’autobus, che se è in ritardo si sfoga con noi».
Un problema che verrà trattato prossimamente anche in consiglio circoscrizionale del centro storico. Il presidente Claudio Geat ammette che è al corrente della programmazione «anomala» del semaforo di via Verdi: «L’ho notato anche in prima persona – afferma – che per chi arriva da via Rosmini o da via Prepositura, quando scatta il verde, passano a malapena due auto. Per questo contatterò nei prossimi giorni il Servizio gestione strade del Comune, per cercare di capire se il problema è dettato dalla chiamata dei pedoni, che richiedono in continuazione il verde e che soluzione si possa adottare».
Da parte loro, gli autisti del trasporto pubblico, una soluzione la propongono: «Per velocizzare il passaggio dei mezzi pubblici – scrivono – si chiede di agevolare il passaggio degli autobus con una corsia preferenziale, in modo che i sensori facciano scattare il verde, come succede già in altre strade moto trafficate della città».
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