09 aprile 2022 – l’Adige

Vigilanza privata, ormai è rottura «Violazioni delle norme contrattuali»

Sul tema della vigilanza privata è rottura totale tra le associazioni datoriali (che lo scorso 18 marzo hanno ammesso di non avere ottenuto il mandato delle aziende alla prosecuzione del negoziato) e le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
«Oltre sei anni senza un aumento salariale, stipendi insufficienti, violazioni delle norme contrattuali e per la sicurezza sul lavoro – scrivono i sindacati in una nota ufficiale congiunta – Questa è la situazione in cui migliaia di guardie particolari giurate e di addetti ai servizi di sicurezza si trovano ad operare da quando (a dicembre del 2015) è scaduto il contratto di lavoro. Con la comunicazione delle associazioni datoriali, che si sono dette sprovviste di mandato delle aziende per proseguire con il negoziato, abbiamo dovuto prendere atto della conclusione del confronto con esito negativo». L’affondo delle forze sindacali però non si placa ed anzi, denunciano un «atteggiamento profondamente irrispettoso delle associazioni datoriali nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto, e che mette in luce anche la difficoltà a tutelare gli interessi delle aziende loro associate, per una sempre più evidente disarticolazione interna, per inspiegabili problemi delle associazioni».
L’attenzione poi si è spostata sul ruolo di queste figure professionali durante la pandemia: «Hanno costantemente lavorato, anche per svolgere servizi non previsti dalla loro mansione, in nome dell’interesse generale è stato evidenziato Tutto ciò si è aggiunto al già gravoso impegno e rischio che contraddistingue la loro attività per tutelare i beni pubblici e privati e la sicurezza pubblica».
Poi le richieste: garanzia occupazionale in relazione al cambio di appalto, rispetto di turni e orari di lavoro, riconoscimento della professionalità e aumento salariale.

 

Scarica il pdf: ADIGE vigilanza ART 090422