Trentino, Il T – 23 novembre 2022
Visite specialistiche liste d’attesa infinite. I sindacati: «welfare allo sfascio»
TRENTO. I segretari provinciali di Cgil Cisl e Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, si schierano a difesa dei cittadini in attesa di essere ricevuti per una visita medica.
«Le lunghissime liste d’attesa per accedere ad una prestazione specialistica -commentano i segretari -sono la punta dell’iceberg di una sanità trentina che versa in condizioni di sofferenza. Un malato, però, che non viene curato, visto che assessora e giunta provinciale non vedono il problema».
Lo dicono dopo l’ennesima denuncia di liste d’attesa eterne e di Rao che saltano. Il tutto mentre il sistema di diagnostica e cura privata funziona e ottenere una visita medica a pagamento è più che mai rapido e semplice. Anche per questa ragione si dovrebbe valutare l’estensione degli orari di apertura degli ambulatori.
«Se non vogliamo che la sanità e il sistema di welfare territoriale si dissolvano è ora di invertire la rotta, cominciando a lavorare anche in modo condiviso. Andare avanti di questo passo espone i cittadini al rischio che i loro bisogni non vengano presi in carico». Il Trentino non può permettersi di indebolire, fino a smantellare, il sistema di welfare pubblico.
Serve un potenziamento delle risorse per la sanità pubblica, la prevenzione, la medicina di territorio e l’assistenza agli anziani. E su questo fronte la finanziaria provinciale è carente.
Scarica il pdf: TRENTINO, IL T sanita ART 231122
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