17 settembre 2020 – Trentino

VOTARE PER COSTRUIRE UN TRENTINO PIÙ FORTE

ANDREA GROSSELLI, MICHELE BEZZI E WALTER ALOTTI

Votando si affermano i valori in cui si riconosce e i principi che si auspica vengano tradotti in azioni concrete dai nuovi amministratori.
Per questo Cgil Cisl Uil del Trentino fanno appello a tutti i cittadini e alle cittadine, ai lavoratori e alle lavoratrici, a tutti i pensionati e alle pensionate affinché partecipino numerosi alle elezioni amministrative e al referendum. Questa tornata elettorale si colloca in un momento particolarmente complesso per le nostre comunità, che in questi ultimi sei mesi hanno affrontato la prova drammatica e difficile dell’emergenza sanitaria. La pandemia ha fiaccato molte imprese, ha messo in difficoltà numerose famiglie, ha mostrato i limiti di politiche pubbliche sbagliate, ma ha anche dimostrato il valore della solidarietà e dell’accoglienza, l’importanza fondamentale di lavorare insieme per rimettersi in piedi.
Da questa crisi il Trentino può e deve uscire più unito e forte. È questa la responsabilità che si assume chi dal verdetto delle urne sarà chiamato a guidare le nostre comunità, ma anche chi siederà sui banchi dell’opposizione. Le nuove amministrazioni dovranno parlare e ascoltare i bisogni di tutti, senza distinzione alcuna e senza lasciare indietro nessuno. Dovranno avere lo sguardo lungo, senza limitarsi alla soddisfazione dei piccoli interessi della loro comunità cittadina, ma puntando al bene di tutto il Trentino. Questo vorrà dire lasciarsi alle spalle le logiche “del campanile”, impegnandosi con coraggio nella costruzione di sinergie e collaborazioni tra livelli istituzionali e tra territori, proseguendo con ancora maggior coraggio nei processi di fusione dei municipi.
Il tema del nuovo assetto istituzionale del Trentino e della riduzione del numero dei comuni è stato il grande assente nel confronto della campagna elettorale ormai agli sgoccioli. Nessun municipio, neppure il più grande, può oggi pensare di affrontare da solo le conseguenze della crisi epocale che stiamo vivendo e le sfide del futuro, a partire dalla rivoluzione tecnologica e dagli effetti dei cambiamenti climatici. Se davvero si vuole puntare sul protagonismo degli enti locali è fondamentale che questi sappiano collaborare dentro ambiti omogenei e abbiano la taglia giusta, in modo da poter offrire servizi sempre più efficienti ad imprese e famiglie.
Realizzare un Trentino policentrico e fortemente interconnesso è decisivo perché ciascuno si senta davvero a casa propria tra le montagne della nostra terra, potendo esercitare appieno i propri diritti e compiere i propri doveri, sociali ed economici, nell’unico contesto ove ciò è realmente possibile, ovvero all’interno di una relazione sempre più forte tra l’asta dell’Adige e le valli. Il Trentino è uno sebbene abbia in sé vocazioni diverse. L’esigenza di collaborare a tutti i livelli non nasce solo da questioni di efficienza istituzionale, ma soprattutto dall’esperienza quotidiana dei nostri municipi che esercitano funzioni fondamentali per la coesione sociale.
Sempre di più le nostre comunità dovranno essere aperte e accoglienti, perché è solo abbattendo i muri e allargando i nostri confini che saremo in grado di attrarre competenze e intelligenze per tornare a crescere ed essere competitivi. Dovranno essere attente quindi alle diversità e inclusive verso i più deboli, in primo luogo gli anziani, le persone a rischio povertà, i giovani senza un’occupazione, perché una comunità è forte se è coesa. Dovranno saper accompagnare le famiglie nei loro progetti di vita, a partire da quelli riguardanti i figli, fornendo opportunità educative e servizi di conciliazione sempre più qualificati. Dovranno anche saper innovare i modelli di partecipazione e di gestione dei beni comuni, perché responsabilità, civismo e senso di appartenenza sono beni inestimabili che fanno parte della nostra cultura, ma che vanno riscoperti e valorizzati ai tempi dei social media.
Sono impegni gravosi, lo comprendiamo, ma anche sfide avvincenti che ovviamente non riguardano solo gli amministratori degli enti locali, ma che debbono coinvolgere tutte le articolazioni delle nostre comunità, a partire dalle parti sociali. Perché ognuno, oggi più che mai, deve saper fare la propria parte per costruire un Trentino più dinamico e più forte.

* Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti sono segretari generali di Cgil Cisl e Uil del Trentino

Scarica il pdf: votare ART 170920