20 febbraio 2020 – Corriere del Trentino
Zobele. Sindacati prudenti: «Ora un incontro Vogliamo sapere gli investimenti»
TRENTO Prudenza e attenzione. Se a livello aziendale l’annuncio dell’acquisizione da parte del colosso americano Kdc/ One di Zobele Group è stato festeggiato come l’inizio di una nuova era di sviluppo i sindacati tengono i piedi ben ancorati al terreno. Nonostante anni di buone relazioni sindacali, il tessuto industriale trentino presenta falle in più punti. «Mantenere alta la guardia — dicono all’unisono Alan Tancredi (Uiltec), Ivana Dal Forno (Femca Cisl) e Mario Cerutti (Filctem Cgil) — è obbligatorio».
La linea dell’azienda è stata chiara: c’è chi vende nel momento del bisogno e chi all’apice della propria storia per massimizzare i profitti. Zobele, che manterrà delle quote, appartiene a questa seconda categoria. Ma per i sindacati non basta.
«Non ne abbiamo ancora avuto notizia ufficiale anche se era nell’aria — afferma Cerutti — Bisogna entrare poi nel merito per capire che tipo di progetti verranno messi in campo; è una multinazionale importante e bisognerà capire la line produttiva, le dinamiche del settore e accertarsi che rimanga qui».
La Kdc/One è sostenuta da una società di investimento privato, la Cornell Capital, che ha sede negli Stati Uniti e 3 miliardi di dollari di patrimonio, uffici a New York e Hong Kong e da Cdpq (Caisse de dépôt et placement du Québec). Un ampliamento di orizzonti, di relazioni e di strategie che i sindacati devono tenere d’occhio. «Dobbiamo capire — prosegue Cerutti — se questo nuovo partner comporta modifiche di strategia e e quale sarà il ruolo dell’unità produttiva di Trento all’interno della galassia, se rimarrà centrale. E poi ancora se ci saranno investimenti nuovi e ripercussioni sul personale».
Non c’è però preoccupazione nelle parole dei sindacati: «Sapevamo che il fondo storico usciva. Questa acquisizione può essere positiva, noi ne prendiamo atto. Non va sottovalutata semplicemente perché il contesto industriale trentino in cui si inserisce non è dei migliori in questo momento. Con Zobele — precisa però — c’è una linea di credito, conosciamo la storia dell’azienda e ci sono buone relazioni. Penso che uno incontro si farà e potremo capire meglio dove si andrà a parare».
Anche per Tancredi l’incontro è il prossimo step obbligato in cui sviscerare bene l’argomento: «Apprendiamo — dice — dalla stampa di questa novità, che era nell’aria. Sarà nostra cura chiedere un incontro all’azienda per capire il piano industriale e comprendere se ci sono possibilità di nuovi investimenti, conoscere il business e verificare il mantenimento degli attuali livelli di occupazione».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Dal Forno, della Femca Cisl, che non ravvisa, al momento elementi di preoccupazione: «Bisognerà capire quali sono i piani di sviluppo. La Zobele è un’azienda interessante, al momento non ho preoccupazioni. È piuttosto normale che ci siano queste acquisizioni e questa era per altro nell’aria da tempo: quella di oggi è una formalizzazione». Anche Dal Forno attende di conoscere i dettagli dell’operazione: «Certo — precisa — il contratto nazionale dei chimici, dal punto di vista delle relazioni sindacali, è avanzato e sarebbero previste delle comunicazioni in casi simili, che invece non ci sono state».
Zobele ha comunicato la cessione anche a Piazza Dante con una chiamata all’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli, che lo ha ringraziato.
Scarica il pdf: Zobele ART 200220 2
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